HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Fanelli: “Conti Asrem, un fallimento. Lo prova la Corte dei conti”

Fanelli: “Conti Asrem, un fallimento. Lo prova la Corte dei conti”

L’esponente del Pd in Consiglio regionale tuona contro la gestione Florenzano dopo le contestazioni della magistratura contabile


CAMPOBASSO. “Una deliberazione, la 127 del 2022 della Corte dei conti del Molise a chiusura dell’istruttoria di controllo sulla relazione del Collegio sindacale dell’Azienda sanitaria regionale, che non lascia spazio a interpretazioni.

Ben undici contestazioni, alcune delle quali gravissime, che certificano il fallimento della gestione dell’Asrem diretta dal direttore generale Florenzano, sotto il controllo del commissario e presidente Toma”. Non sua mezzi termini Micaela Fanelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, in merito alla bocciatura della magistratura contabile verso l’Asrem.

Nel documento, la Corte inizia registrando “la sussistenza di criticità nella gestione economica e nella situazione patrimoniale dell’Azienda sanitaria regionale Molise al 31 dicembre 2020 per i principali profili non ritenuti superati dalle motivazioni fornite dall’Azienda in sede di contraddittorio. E cioè: inattendibilità del bilancio di previsione; perdita d’esercizio pari a euro 49 milioni 915.048 euro, in merito alle prestazioni intramoenia, mancata individuazione e quantificazione dei costi correlati alla gestione, nello specifico quelli indiretti.

Ancora, la Corte dei conti rileva criticità connesse all’aumento del rischio generato dalle cause promosse dai dipendenti e co.co.co. assunti a tempo determinato e di quello afferente al contenzioso per acquisti dei beni da privati accreditati che, anche per l’esercizio 2020, non hanno sottoscritto le convenzioni. Vengono inoltre sottolineati i provvedimenti di reiterata proroga degli incarichi conferiti dall’Azienda sanitaria, in contrasto con il principio della temporaneità; quindi le ingenti perdite non coperte, pari a euro 229 milioni 627.609 euro e l’ingente ammontare di crediti verso la Regione per spesa corrente e per versamento a patrimonio netto che, sommati a quelli degli esercizi pregressi, sono complessivamente pari a euro 73 milioni 694.013,60 euro.

Nell’ambito dell’attività di revisione, inoltre, si evidenzia la mancata effettuazione dell’attività di circolarizzazione, iniziata solo a partire da ottobre 2021; la mancata restituzione dell’anticipazione di tesoreria per un importo pari, al 31 dicembre 2020, a euro 17 milioni 187.180,50 euro; il mancato rinnovo della convenzione di tesoreria (criticità particolarmente risalente) e, dulcis in fundo, la non operatività dei sistemi budgetari e di contabilità analitica.

“Fatti, atti, non opinioni politiche – chiosa Fanelli – che certificano una gestione incompetente, miope, poco rispettosa delle leggi, del personale in servizio, dei cittadini che, non per colpa loro, non trovano in Molise un sistema sanitario capace di garantire i diritti minimi. Non per colpa dei medici, degli infermieri e dei lavoratori dell’Azienda sanitaria, ma per un management che, carte alla mano, non è mai stato all’altezza del compito assegnato”.

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