La vicenda di un 65enne ricoverato in ospedale a Milano senza cellulare. La Questura invece di inviare via Pec una richiesta anagrafica al Comune d’origine dell’uomo, ne ha erroneamente comunicato il decesso
MILANO. Una vicenda incredibile, ma fortunatamente a lieto fine quella che ha come protagonista un 65enne Salentino, considerato morto per ben quattro giorni, ma solo per errore.
A riportare i fatti è TgCom24. L’uomo, originario di Sannicola (Lecce), sarebbe andato al Fatebenefratelli di Milano per accertamenti medici, in seguito ai quali ne è stato disposto il ricovero. È il 22 dicembre 2022. A quanto pare aveva smarrito precedentemente il cellulare, pertanto è impossibilitato a mettersi direttamente in contatto con i propri parenti.
Di qui la compilazione del modulo di “ricerca parenti”, poi inoltrato alla Questura di Milano.
Ed ecco lo sbaglio che ha creato il ‘caso’: l’operatrice che ha preso in carico la pratica, secondo quanto si legge, invece di inoltrare al Comune di Sannicola una richiesta anagrafica, ha inviato via pec un avviso di decesso, con tanto di istanza di verifica nel territorio di competenza circa la presenza di parenti del defunto (indicato con nome e cognome e data di nascita), al fine di consentire il riconoscimento della salma.
Una comunicazione – scrive ancora TgCom – che ha gettato nello sconforto i parenti dell’uomo, i quali, appresa la notizia, hanno allertato l’impresa di pompe funebri per il funerale, ricevendo anche le prime condoglianze via social.
Dalle successive verifiche, la felice scoperta: il 65enne è ancora in vita.
L’ autrice della comunicazione errata si è, infine, scusata con i familiari, i quali per giorni (dal 5 al 9 gennaio) hanno vissuto il dramma della morte del congiunto.
