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Regionali, il Movimento equità territoriale in campo con Gravina: rilanciata la Questione meridionale

Il tema del divario Nord-Sud al centro dell’agenda politica del Met, presentata in una conferenza stampa alla presenza del segretario nazionale Piernicola Pedicini e dei candidati


CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, il Movimento per l’equità territoriale rilancia la Questione meridionale e il tema delle diseguaglianze tra Nord e Sud del Paese.

Un tema al centro dell’agenda politica del Met, che oggi a Campobasso ha presentato i suoi candidati, che con Verdi e Sinistra Italiana fanno parte della lista Alternativa progressista, a sostegno del candidato governatore del centrosinistra Roberto Gravina.

Fondato dallo scrittore Pino Aprile, dal congresso svolto nel dicembre 2022 il Movimento è guidato dall’europarlamentare Piernicola Pedicini, che in conferenza stampa ha presentato i candidati Vincenzo Greco, Daniela Morrone, Fernando Antonio De Angelis, Ernestina Piscopo e Virginio Marinelli.

“Il Sud d’Italia – ha detto Pedicini – è l’area che fa registrare il maggiore ritardo a livello comunitario, nonostante i fondi europei e il Pnrr. E una ragazza di 18 anni, che nasce in Molise, è quella che ha minori opportunità in Europa”.

Il Movimento per l’equità territoriale, ha chiarito Pedicini e hanno precisato i candidati, vuol presentarsi come la voce dei cittadini, in particolare quelli del Mezzogiorno d’Italia, che si battono contro le diseguaglianze e per il riconoscimento dei loro diritti. Partendo dal diritto alla salute, passando per infrastrutture efficienti e sostenibili, lavoro, lotta allo spopolamento, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse locali, promozione turistica.

Con la nuova programmazione Ue 2021/2027 il Molise torna nell’Obiettivo 1, quello delle regioni meno sviluppate, sebbene nella precedente programmazione fosse stato definita in ‘transizione’.

“E’ come se stiamo parlando di una squadra che è in serie B e punta ad andare in serie A, ma finisce in serie C – il segretario del Met ha utilizzato una metafora calcistica – Se il Molise è in questa situazione è colpa del governo uscente, visto che dei 129 milioni che sono stati assegnati a questa regione ne sono stati spesi solo 87 e 42 milioni dovranno essere utilizzati entro novembre. E’ chiaro che il Molise è in ritardo, mentre intercettare e saper utilizzare le risorse è l’unico modo per combattere il divario territoriale”.

Carmen Sepede

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