Il sindaco del capoluogo pentro rispedisce al mittente le accuse mosse dalla minoranza in merito alla realizzazione dell’ultimo tratto della Isernia-Castel di Sangro


ISERNIA. La realizzazione dell’ultimo tratto della superstrada Isernia-Csastel di Sangro resta al centro del dibattito politico.

Scontro che si è riacceso a seguito della recente sentenza del Tar Molise, che – come noto – ha accolto il ricorso dell’amministrazione comunale di Isernia e del Wwf che aveva impugnato la proroga del provvedimento regionale di valutazione di impatto ambientale.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Piero Castrataro alle accuse mosse nei suoi confronti dai gruppi di minoranza nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo San Francesco.

“Questa mattina – ha sottolineato il sindaco – i consiglieri comunali di minoranza hanno detto una serie di inesattezze riguardo alla mia posizione sul Lotto Zero. Dopo la sentenza del Tar io non ho mai esultato. Ho semplicemente preteso che, quando si tratta di valutazione di impatto ambientale, su un territorio fragile, come quello del percorso attuale, debbano essere seguite tutte le procedure di legge”.

Il primo cittadino ha poi ribadito di non essere mai stato contrario alla realizzazione dell’opera. “Ho sempre proposto – ha affermato – un tracciato alternativo, meno costoso. Ricordo che quello attuale costa più di 150 milioni di euro, per un totale di oltre 30 milioni di euro a chilometro. Un tracciato alternativo è possibile ed è più sostenibile dal punto di vista ambientale con gli stessi benefici per la viabilità.

Come sempre – ha concluso il primo cittadino – questa amministrazione sosterrà tutte le opere pubbliche che generano uno sviluppo economico sostenibile e benefici per la nostra comunità perché abbiamo il dovere di spendere bene le tasse dei nostri cittadini”.

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