HomeSenza categoriaIl ‘fuoriprogramma’ del presidente Toma: “Ogni mattina aggiorno gli obiettivi”

Il ‘fuoriprogramma’ del presidente Toma: “Ogni mattina aggiorno gli obiettivi”

Ricostruzione post sisma 2002, terremoto 2018, nomine e rotazione dei dirigenti. La ‘conferenza nella conferenza’ del governatore della Regione Molise. E intanto domani, a Roma, sarà emanata le terza ordinanza relativa agli eventi sismici di quest’estate


CAMPOBASSO. C’è sempre una ‘conferenza nella conferenza’ quando il presidente della Regione, Donato Toma, incontra la stampa.

“Intanto vi avverto – dice a margine dell’incontro sulla proposta di legge relativa ai finanziamenti per lavori di adeguamento sismico, impiantistico e di efficientamento energetico che ha tenuto assieme al consigliere Nico Romagnuolo – da oggi concluderò le conferenze stampa dicendo ‘Viva la stampa libera e sovvenzionata con i fondi pubblici!’ Perché altrimenti non sarebbe affatto libera”

La dichiarazione è diretta conseguenza delle polemiche – assai accese – innescate da Andrea Greco, portavoce del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha infiammato il dibattito relativo alla legge che abolisce il finanziamento pubblico ai giornali. Attacchi, repliche, prese di posizione e poi l’ordine del giorno, primo firmatario Antonio Tedeschi, portato in aula e votato in assenza dei sei consiglieri pentastellati che hanno abbandonato l’aula. A dire il vero qualche distinguo sul ‘pianeta grillino’ c’è stato: una presa di distanza dal metodo quella assunta dal portavoce a Palazzo San Giorgio, Gravina. E le dichiarazioni più contenute dell’onorevole Federico, a conferma che si possono portare avanti tesi e proposte anche senza dover per forza sbraitare e alimentare guerre.

Archiviata la parentesi ‘informazione e contributi’, il governatore ha comunicato che domani, a Roma, verrà firmata la terza ordinanza relativa al sisma che ha colpito il Molise nell’agosto scorso; è pronto il piano degli interventi che è il passo che precede poi l’effettiva erogazione dei contributi a chi al momento vive fuori casa.

Il passo è breve: si parla di terremoto del 2002, vista anche l’avvicinarsi dell’anniversario di quel terribile giorno. Il 31 ottobre il Molise si fermerà ancora, e lo farà per sempre, per commemorare i suoi Angeli e la maestra Carmela, morti sotto le macerie di una scuola che non avrebbe dovuto essere oggetto di quei lavori di soprelevazione. Una tragedia che il Molise ricorda anche con la seduta del Consiglio regionale istituita con legge. Terremoto però vuol anche dire ricostruzione e così il presidente Toma entra nel dibattito che in questi giorni riguarda la crisi del mondo dell’edilizia. Proprio domani a Campobasso si terranno gli Stati generali del comparto, una giornata per fare il punto della situazione voluta fortemente dall’Ance e dal suo referente, Cosmo Galasso.

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