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Strada a 4 corsie da Termoli a Venafro, il progetto al Governo Conte: opera da un miliardo di euro

La richiesta presentata nell’incontro che il governatore Donato Toma e l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Niro hanno avuto a Roma, con i funzionari del ministero delle Infrastrutture. L’incontro politico col ministro Toninelli rinviato a dopo le feste


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Un miliardo di euro per costruire una strada a scorrimento veloce, che colleghi tutto il Molise, da Termoli a Venafro e San Vittore. Una strada a quattro corsie che rappresenta l’alternativa all’autostrada del Molise, che non si farà più.

Questa la richiesta principale che il governatore del Molise Donato Toma e l’assessore regionale ai lavori pubblici Vincenzo Niro hanno presentato a Roma, al Ministero delle Infrastrutture, ai funzionari del Dicastero. L’incontro con la parte politica, il Governo Conte e il ministro Danilo Toninelli, soltanto rinviato.

“Non capisco perché soltanto il Molise non debba avere una strada a scorrimento veloce – ha spiegato dopo l’incontro l’assessore Niro – un’opera essenziale, che nel nostro caso costerebbe anche la metà rispetto alle altre regioni, abbiamo previsto circa 950 milioni di euro, visto che in parte il tracciato esiste già”.

vincenzo niro1Il progetto, ha spiegato infatti l’assessore, prevede il raddoppio della ‘Bifernina’, bypassando però il lago di Guardialfiera, di conseguenza il viadotto del Liscione, per poi collegare la fondovalle del Biferno alla statale 17, anche questa da portare da due a quattro corsie, proseguendo il collegamento da Campobasso a Venafro. Per allacciare il Molise all’autostrada A1 da una parte e autostrada A14 dall’altra. Non si chiama autostrada ma il progetto è lo stesso, con la differenza è che non sarebbe previsto il pedaggio per gli automobilisti.

“Abbiamo toccato anche l’aspetto dell’intermodalità – ha precisato ancora Niro – visto che sulla dorsale adriatica passano i collegamenti veloci con l’Italia e con l’Europa, da cui non possiamo restare fuori”.

L’intervento, secondo la Regione, dovrebbe essere inserito nell’elenco delle opere di interesse strategico nazionale. Da verificare, a questo punto, il capitolo finanziamenti. Si diceva poco meno di un miliardo di euro. Ovviamente da spalmare in un periodo di tempo piuttosto lungo. Visto che i lavori, se si faranno, procederanno per lotti funzionali. 

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