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Coronavirus, l’epidemia avanza ancora in basso Molise: la situazione a Larino e San Martino in Pensilis

Non solo Termoli e Campomarino. L’emergenza sanitaria è ormai fuori controllo in altri due dei Comuni più popolosi del basso Molise, ovvero Larino e San Martino in Pensilis. La zona rossa è stata istituita in ritardo, la variante Covid era già entrata da giorni nelle case. E senza la possibilità di posti letto per i ricoveri e cure adeguate, i morti aumenteranno ancora


SAN MARTINO IN PENSILIS-LARINO. Si fa sempre più preoccupante la situazione sanitaria in basso Molise, con il virus che continua a imperversare in tutta la zona rossa. In queste ore l’attenzione è puntata sui Comuni di San Martino in Pensilis e Larino. Nei due centri che insieme contano circa 11mila abitanti, il numero dei nuovi contagi in pochi giorni è cresciuto a livello esponenziale, insieme a quello dei ricoveri ospedalieri e purtroppo dei decessi: l’ultimo si è verificato ieri sera nel reparto di malattie infettive del Cardarelli.

Questi i numeri del dramma che angoscia gli abitanti dei due centri del basso Molise: sulla base dell’ultimo bollettino Asrem, a San Martino in Pensilis ci sono attualmente 106 persone positive al Covid su circa 4500 abitanti.

“La situazione è critica – ha dichiarato il sindaco Giovanni Di Matteo – il virus è mutato, la trasmissione è alta. Abbiamo 7 persone ricoverate con gravi difficoltà respiratorie e altre sono assistite a casa con ossigeno”.

A Larino sono al momento 52 le persone contagiate dal Covid, su circa 6500 abitanti. Sono almeno 3 i focolai esplosi nelle ultime due settimane, nel corso delle quali si è assistito a un aumento di ricoveri senza precedenti: almeno 8 pazienti ospedalizzati alla data di ieri. Otto le vittime dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le ultime due solo nell’ultima settimana.

Anche nel centro frentano molti pazienti si trovano in isolamento domiciliare, con gravi difficoltà respiratorie. Avrebbero bisogno di essere ricoverate ma negli ospedali non c’è più posto. I 10 posti letto aggiuntivi in sub-intensiva messi a disposizione dall’ospedale Gemelli Molise sono una goccia nell’oceano di una emergenza sanitaria acuita dalla nuova variante che circola in Molise da settimane e che ha trovato terreno fertile nell’area più produttiva, a più alta densità demografica e con il più alto tasso di mobilità per necessità lavorative. In basso Molise si sta ripetendo purtroppo quello che è avvenuto un anno fa nei Comuni della Bergamasca, i più colpiti dalla prima ondata della pandemia, sia in termini di contagi che di vittime.

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