L’ex pm: “Nel Pd e nella coalizione in molti non si riconoscono in lui. Ma il centrosinistra deve ritrovare unità, altrimenti ha già perso”. Favorevole alla legge elettorale che elimina il voto disgiunto, l’ex ministro strizza l’occhio a Mdp
di Pasquale Bartolomeo
CAMPOBASSO. Nessuna conflittualità con Paolo Frattura, ma sì alle Primarie per ritrovare unità nella coalizione. Antonio Di Pietro torna a parlare del suo Molise. Lo fa dopo le dichiarazioni del presidente della Regione, raccolte in esclusiva da isNews (leggi qui l’articolo), in cui Frattura si era detto “onorato” di fare le Primarie con Di Pietro, cui è legato da “una profonda amicizia”.
Sul punto, l’ex pm di Mani Pulite ha sgomberato il campo. “Non sono candidato – ha dichiarato Di Pietro al telefono con isNews – e non potrei partecipare alle Primarie perché non sono iscritto al Pd e né intendo iscrivermi al Pd. Sono e mi riconosco come uno dei fondatori dell’Ulivo insieme a Prodi, quando a Vasto lanciammo l’Idv, ma ora non faccio più parte nemmeno di quel partito perché ho smesso con la politica”.
A dirla tutta, Di Pietro guarda con interesse al Movimento dei Democratici e Progressisti, come ammesso quest’oggi con l’AdnKronos. “Oggi non solo voterei, ma parteciperei anche a un progetto che si rifà alla coalizione unitaria di un tempo (l’Ulivo, appunto, ndr), come l’Mdp di Bersani”.
Tornando al Molise, l’ex ministro ai Lavori Pubblici ritiene tuttavia “giusto, corretto e opportuno che l’amico Paolo Frattura faccia le Primarie per tirare fuori dalle ombre tutti coloro che hanno riserve sulla sua candidatura”. E per raggiungere l’unitarietà nella coalizione. Senza la quale, né è convintissimo Di Pietro, “in Molise il centrosinistrapuò solo perdere; esso è una realtà che ha i titoli per vincere e convincere anche per la prossima legislatura, ma certamente se si divide ha già perso”.