HomeREGIONEBarche, Suv e doppie indennità: l'altra faccia dei Paperoni molisani

Barche, Suv e doppie indennità: l’altra faccia dei Paperoni molisani

CAMPOBASSO. Non si fanno mancare praticamente niente, i Paperoni molisani. Super stipendi, i più alti d’Italia; terreni e fabbricati (quasi per tutti); partecipazioni societarie; azioni; quote in fondi d’investimento; macchine di lusso; doppie indennità; e per qualcuno, come il presidente della Regione Paolo Frattura, anche la barca. A scanso di falsi equivoci e maldestre smentite, diciamo subito che lo stato patrimoniale della casta regionale è di dominio pubblico: per chi non lo sapesse  – ma soprattutto per chi fingesse di non sapere – i dati sono consultabili sul sito del Consiglio regionale, alla sezione amministrazione trasparente/organizzazione/organi di indirizzo politico-amministrativo/trattamento economico. Noi di ‘Isernianews’ abbiamo dato un’occhiata. Proseguite, ne vedrete delle belle. 

Massimo D'Alema a bordo di 'Ikarus'
Massimo D’Alema a bordo di ‘Ikarus’

 

FRATTURA (QUASI) COME D’ALEMA. Cominciamo dal presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura. Stando alla dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche per l’anno 2012 (quando era ‘soltanto’ un consigliere regionale), l’attuale governatore vanta un reddito complessivo di ben 156.901 euro. Poi partecipazioni societarie in quattro società, due delle quali controllate al 100 per cento (la ‘Elena srl’ e la ‘Proter srl‘, entrambe con sede in via Gazzani 46 a Campobasso, medesimo indirizzo della ‘Immobiliare Le Torri srl’, di cui detiene il 51 per cento).  Poi ancora, possiede un’Audi A6 3.0 TDi immatricolata nel 2007 e, soprattutto, un’imbarcazione da diporto ‘Joker Boat’, gommone Clubman 28 del 2003. Per i profani della navigazione, viene in soccorso il sito ufficiale della ditta, www.jokerboatgommoni.com: si tratta di un battello lungo 8.50 metri, di capienza massima 16 persone. Per intenderci, non sarà certo la famigerata barca a vela ‘Ikarus’ di Massimo D’Alema, padre nobile del Pd, partito del presidente della Regione. Rispetto a quella, si tratta di una barchetta. Ma è pur vero che Frattura non può certo paragonarsi a D’Alema, non scherziamo proprio. Stando sempre ai dati forniti in ossequio alla trasparenza, si apprende anche che l’architetto, in qualità di presidente della Regione, ha speso 3.478, 23 euro in missioni di servizio da marzo a luglio di quest’anno. Inoltre,  ad agosto scorso sarebbe l’unico tra i 21 inquilini di Palazzo Moffa a non aver percepito – o quantomeno non è registrato sul sito del Consiglio regionale – i 2.451 euro dell’articolo 7, il fondo per i portaborse che comunque non è stato abrogato e che, per forza di cose, dovrà essere percepito e intascato. Una diminutio ‘compensata’ tuttavia appena un mese dopo: a settembre scorso, quando l’articolo 7 non risulta erogato per nessuno – almeno ad oggi – Frattura si è visto accreditare, da solo, l’intero importo del rimborso spese di esercizio per il mandato, pari a 4.500 euro netti. Un’eccezione anche stavolta:  i fondi nel bilancio del Consiglio – come si legge sul sito del Movimento Cinque Stelle Molise – sono finiti e vanno rimpinguati, ma  le spettanze del presidente sono  le uniche ad essere pagate con fondi della Giunta regionale, quindi per lui i soldi ci sono. In altre parole: in 20, a Palazzo Moffa, hanno preso solo il 30 per cento del rimborso, ovvero 1.350 euro su 4.500. La restante parte, pari a 3.150 euro netti – tranne per Frattura, che l’ha già ricevuta per intero nella busta paga di settembre – sarà liquidata in seguito: non provassero a farci credere di essersi ridotti del 70 per cento la voce rimborsi, non ci casca nessuno. Tornando al presidente: ad agosto e settembre ha percepito 13.500 euro lordi. Meglio di lui, almeno ad agosto, solo il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro: 13.500 anche per il capogruppo dell’Udeur, più i 2.451 dell’articolo 7 (a lui erogato) fanno 15.951 euro lordi;  e, a seguire, i vicepresidenti dell’Ufficio di presidenza Filippo Monaco e Cristiano Di Pietro: 12mila euro (per loro l’indennità di funzione è la metà, rispetto al presidente della Giunta e del Consiglio, ovvero 1.500 euro in luogo di 3mila) più i 2.451 del fondo per i portaborse: totale, 14.451 euro a testa per l’esponente (rinnegato?) di Costruire Democrazia e per il figlio dell’ex pm di Mani Pulite. 

 

REDDITI DA NABABBI. La super casta regionale (qualcuno, per assonanza, parlerebbe a ragion veduta di ‘super cazzola’, in omaggio a Ugo Tognazzi) annovera tra le sue file autentici nababbi. La top ten dei ricconi in salsa molisana (vedi tabella sottostante) fa registrare un sostanziale pareggio tra i due partiti maggiori: tre ‘over 100mila’ per il Pd (il governatore e due assessori, Vittorio Facciolla e Michele Petraroia), altrettanti per il Pdl (oltre l’ex presidente Iorio, gli ex assessori Nicola Cavaliere e Angela Fusco Perrella). Due note: in primo luogo, Iorio, nonostante la sospensione per 18 mesi da Palazzo Moffa, percepisce 3 mila euro lordi al mese. La ‘stranezza’ del decreto Severino: impedirgli di sedere in Consiglio regionale, ma stabilire che gli sia corrisposto “un assegno pari all’indennità di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale”.  In secondo luogo, l’assessore all’Ambiente Facciolla possiede due Suv: una Bmw X6 e una Toyota Raw 4 (in comproprietà con la moglie).

 

LA TOP TEN DEI PAPERONI REGIONALI

Nome Partito Reddito complessivo 2012
Michele Iorio Pdl 202.025,00
Giuseppe Sabusco Udc 190.996,00
Paolo Frattura Pd 156.901,00
Nicola Cavaliere Pdl 139.824,00
Angela Fusco Perrella Pdl 133.467,00
Vittorio Facciolla Unione per il Molise 106.107,00
Carmelo Parpiglia Idv 102.280,00
Francesco Totaro Pd 101.604,00
Michele Petraroia Pd  100.705,00

 

I POVERI RICCHI. Fanalini di coda nella classifica dei ricconi del Molise si piazzano, incredibile ma vero, l’imprenditore, cognato di Aldo Patriciello, Vincenzo Cotugno di Rialzati Molise, con 9.599 euro di reddito complessivo e l’esponente dei Comunisti Italiani Salvatore Ciocca, con 7.358 euro. Quest’ultimo, geometra, può tuttavia vantare una seconda indennità di 1.185 euro mensili al netto di Iva e ritenute di legge: iscritto alla Cassa italiana previdenze e assistenza geometri, è componente di categoria nel Collegio sindacale della medesima. Uno stipendio normale, che si somma però a quello di presidente della Terza Commissione permanente: per lui, ad agosto scorso, 11.250 euro lordi più i 2.451 netti dell’articolo 7, per un totale di 13.701 euro. Proprio come Cotugno, presidente del Collegio dei revisori dei conti, che possiede un’Audi A8 del 2003 e risulta comproprietario, insieme alla moglie, di numerosi terreni e fabbricati. Altra chicca: Ciocca vanta un parco auto composto da ben quattro vetture. Un’Alfa Romeo Giulia, immatricolata nel lontano 1964, forse per amore delle auto d’epoca; due autocarri per uso lavorativo; infine, una Jaguar XF del 2009, che fa molto radical chic. Da ultimo, l’assessore/imprenditore Massimiliano Scarabeo: per lui, la dichiarazione dei redditi 2012 non è disponibile sul sito della Regione, mentre alla voce patrimonio risulta soltanto una quota societaria del 49.95 per cento nell’omonima società di famiglia.

Caravaggio

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