HomeEDITORIALIIttierre, un sogno che non deve finire

Ittierre, un sogno che non deve finire

 

ISERNIA. “Seguo con grande amarezza le vicende dell’Ittierre e ogni volta, di fronte a notizie sempre meno tranquillizzanti circa l’esito delle trattative,mi viene da pormi la stessa domanda: ‘Come è stato possibile’?. Ho cercato di documentarmi per trovare una risposta all’angoscioso interrogativo, ma pur impegnandomi,sono stato costretto a desistere: bond, retail, royalties, asset, brand sono termini che ancora turbano le mie notti! Vivo l’agonia della più grande azienda tessile italiana con struggente emozione , come se assistessi al lento inabissarsi di un transatlantico sul quale ho effettuato crociere indimenticabili. Mi rattristano pure le immagini delle manifestazioni sindacali:maestranze qualificatissime,che hanno rappresentato l’eccezionalità e la sartorialità del made in Italy nel mondo della moda, costrette a sempre più frequenti ‘viaggi della speranza’, per sollecitare l’intervento delle Istituzioni! Come non ascoltarli ? Su quei pullman viaggia un know-how tecnico e stilistico di primissimo livello,il capitale più importante dell’azienda, che va salvaguardato senza se e senza ma. La classe politica non deve trattare la vertenza esclusivamente in termini contabili-finanziari, ci deve mettere ‘il cuore’. E’ in gioco il presente ma soprattutto il futuro di questa Regione!”

Gaetano Gargiulo

 

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