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Tribunali molisani, Orlando: “Non si tocca nulla”

PADOVA. “Non si tocca nulla”. Parole di rassicurazione, quelle del ministro Andrea Orlando, ai presidenti delle Camere civili di Campobasso e Isernia, avvocati Daniele Di Gregorio e Ottavio Balducci. I due legali molisani, presenti a Padova all’Assemblea nazionale dell’Unione delle Camere Civili, hanno posto una precisa domanda sul destino della Corte d’Appello di Campobasso e dei tribunali di Isernia e Larino. Con il Guardasigilli che ha mostrato, almeno verbalmente, l’intenzione di far permanere lo status quo nel sistema giudiziario molisano, fino a ieri a forte rischio tagli stando al progetto di riforma del Pd. Intanto, in provincia d’Isernia proseguono le iniziative a tutela della giustizia locale. Giovedì sera la prima riunione del comitato di professionisti sorto in difesa del tribunale pentro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti degli Ordini degli avvocati e dei commercialisti (categorie proponenti), dei geologi, degli ingegneri e dei consulenti del lavoro. Tutti loro hanno aderito all’iniziativa, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che si correrebbero dalla soppressione del tribunale di Isernia: spopolamento demografico e regressione della qualità della vita, con conseguente rischio di desertificazione del tessuto economico. Non hanno fatto mancare la propria presenza anche il sindaco di Isernia Luigi Brasiello, il presidente della Provincia Luigi Mazzuto e il presidente del Consiglio comunale pentro Franco Capone. L’iniziativa, parallela a quella portata avanti dall’Ordine degli avvocati di Isernia, “punta a salvaguardare tutti – spiega l’avvocato Daniele Razzante, tra i referenti del comitato – Non cerchiamo certo visibilità mediatica, ma vogliamo avviare una battaglia nell’esclusivo interesse dei cittadini. Personalmente, non ho troppa fiducia nei politici, ma chiedo ai parlamentari molisani un maggiore impulso in difesa di questo territorio. Se si arrivasse al voto di fiducia sulla riforma, come si comporterebbero? Spero non accettino passivamente una cosa del genere”. L’avvocato Duilio Vigliotti, invece, ha sottolineato la valenza storica del palazzo di giustizia isernino, istituito negli anni ’30 dopo una precedente, breve soppressione in epoca fascista. “Il tribunale – ha detto Vigliottti – era anche sede di Corte d’Assise e ha sempre brillato per la qualità dei suoi magistrati”.

 

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