HomeREGIONEEndometriosi, Cotugno relatore della proposta di legge regionale

Endometriosi, Cotugno relatore della proposta di legge regionale

CAMPOBASSO. Sull’onda del successo ottenuto da Sonia Manente, presidente dell’Associazione Endometriosi Friuli Venezia Giulia, che nel 2012 ha fatto approvare la prima legge regionale in Italia sull’endometriosi, anche altre regioni stanno seguendo l’esempio virtuoso dei friulani. Infatti, ieri al Castello di Buttrio, in provincia di Udine, si è tenuto il convegno “Parliamo di Endometriosi. Prevenzione per la ragazza, la donna e la coppia”. L’incontro ha rappresentato un primo tavolo di confronto fra gli enti regionali interessati a portare all’attenzione del ministero della Salute una proposta di legge unitaria che riconosca a livello nazionale l’endometriosi. La malattia risulta ancora poco conosciuta, nonostante colpisca il 10% delle donne in età fertile, a tal proposito è d’obbligo una legge che disciplini a livello nazionale la materia.
Questo il commento del presidente del Consiglio regionale friulano, Franco Jacop: “Daremo il nostro apporto, anche di natura tecnica, alla Conferenza dei Consigli regionali, per valutare una proposta di legge sull’endometriosi. Nostro impegno sarà quello di formare un coordinamento capace di portare all’attenzione del Ministero della Salute la gravità della questione”.
Collegato in videoconferenza dalla Sardegna, il consigliere regionale Lorenzo Cozzolino ha aggiunto: “Sono convinto che uniti potremo far valere a Roma le nostre ragioni. La nostra proposta è già passata in commissione e tra un mese verrà approvata dal Consiglio regionale”.
Stessi tempi previsti dal consigliere regionale del Molise Vincenzo Cotugno, proponente della proposta di legge sull’endometriosi: “Siamo pronti ad aderire a una proposta di legge nazionale. La nostra proposta è già depositata in commissione, stiamo lavorando per farla approvare entro la fine dell’anno e contiamo che sarà operativa già a gennaio 2015”. Della stessa linea il parere dato dalla consigliera regionale della Puglia, Anna Rita Lemma, che ha insistito sulla necessità di fare rete tra regioni per una proposta di legge nazionale. Nell’incontro si è ribadita la necessità di puntare sull’associazionismo e sui consultori come luogo di riferimento per la cura delle donne e delle famiglie. La direttrice dell’Area Promozione, Salute e Prevenzione della Regione Friuli, Nora Coppola, ha annunciato l’istituzione del registro sull’endometriosi regionale come uno dei primi strumenti capace di fotografare il quadro della situazione nel territorio. Nell’annunciare la nuova campagna di informazione “Rompi il silenzio”, che l’Associazione endometriosi Friuli sta avviando in regione, la presidente Sonia Manente ha poi ribadito: “L’endometriosi può provocare, oltre a danni ad altri organi, anche l’infertilità. Servono fondi per attivare un progetto di ricerca nazionale capace di studiare in maniera specifica l’endometriosi. Solo così potremmo migliorare la qualità di vita della donne”. Diversi gli interventi dei medici relatori, tra cui quello del direttore dell’Unità operativa di Ginecologia di Campobasso, Vito Chiantera, che nel descrivere la neuropelveologia, una nuova ricerca mini invasiva 3D, ha definito l’endometriosi “una malattia ad alto rischio di complicanze, che deve essere trattata dai medici alla stregua di un cancro”.

Francesco Clemente

 

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