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Forza Italia, scontro aperto sulle liste. Patriciello scrive a Berlusconi: “No a candidature prive di consenso elettorale”

L’eurodeputato punta il dito contro la coordinatrice regionale: “Totale assenza di dialogo e concertazione nella scelta di coloro che saranno chiamati a rappresentare Forza Italia nei 5 collegi assegnati al Molise”. Pomo della discordia il collegio di Isernia per la Camera, che il politico venafrano vorrebbe per il cognato Mario Pietracupa.


di Pasquale Bartolomeo

ROMA.  Scoppia la ‘faida’ in Forza Italia per le candidature al Parlamento. Con una lettera inviata ieri ai massimi vertici del partito – in possesso di isNews l’eurodeputato Aldo Patriciello , uomo forte degli ‘azzurri’ in Molise,  punta il dito contro la coordinatrice regionale, Annaelsa Tartaglione, accusata di non condividere le scelte sui nomi da proporre nelle liste. 

Patriciello, anche se non lo dice esplicitamente, rivendicherebbe in tal modo la decisione ultima su qualche candidatura: una in particolare, secondo i rumors, quella del cognato Mario Pietracupa, presidente della Fondazione Nueromed. L’ex presidente del Consiglio regionale potrebbe essere il nome sul quale puntare nel collegio uninominale di Isernia, dato per certo – nei sondaggi – a Forza Italia. Uno scranno sicuro dunque, che potrebbe spettare invece proprio alla Tartaglione, fortemente sostenuta da Berlusconi in persona. L’ex premier, non è un mistero, sulla coordinatrice ha scommesso con forza fin dall’inizio, procedendo all’insegna del rinnovamento. Ma il politico venafrano, di cedere il passo, non ci sta: eccolo allora mostrare i muscoli, reclamando la propria visibilità sul territorio. E dando il via a una prova di forza tutta da decidere, che fino alla chiusura delle liste potrebbe riservare ancora più di una sorpresa.

patriciello tajaniNella missiva – indirizzata al presidente del partito Silvio Berlusconi e, per conoscenza, ai capigruppo alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, all’onorevole Sestino Giacomoni e al senatore Niccolò Ghedini – Patriciello lamenta come “da parte della coordinatrice regionale” ci sarebbe “una totale assenza di dialogo e concertazione nella scelta di coloro che saranno chiamati a rappresentare Forza Italia nei 5 collegi assegnati al Molise”.

Da sottolineare come tra i destinatari figurino Tajani, Giacomoni e Ghedini, cui spetta appunto l’onere di vagliare le candidature in vista delle elezioni politiche. Tali “imminenti consultazioni – si legge nella lettera – che vedranno impegnato al voto il nostro Paese il prossimo 4 marzo e l’esito presumibilmente incerto che renderà ogni eletto potenzialmente determinante ai fini della formazione di un nuovo esecutivo, impongono delle riflessioni territoriali serie, finalizzate all’identificazione dei migliori candidati possibili da schierare nei singoli collegi tanto uninominali che proporzionali”.

anna elsa tartaglione 1Proprio qui è il punto: “Nelle ultime settimane – scrive Patriciello – raccogliamo forti fibrillazioni da parte di molti eletti forzisti, che lamentano da parte della coordinatrice regionale una totale assenza di dialogo e concertazione nella scelta di coloro che saranno chiamati a rappresentare Forza Italia nei 5 collegi assegnati al Molise. Siamo convinti che solo mettendo in campo le persone più rappresentative del territorio, il centrodestra potrebbe legittimamente ambire a portare a casa i 5 collegi in palio”.

La previsione dell’europarlamentare, con questo presunto metodo seguito dalla Tartaglione, è delle più fosche: “Candidature autoreferenziali prive di qualsiasi consenso elettorale possono generare un pericoloso effetto domino che si ripercuoterà negativamente sulle elezioni regionali”.

Un avvertimento, insomma, che potrebbe voler dire rimettere in discussione alleanze più o meno solide, fino a ieri, che ben facevano sperare per l’esito elettorale gli avversari del presidente uscente Paolo Frattura, spettatore interessato che si frega le mani in attesa di ripensamenti del parlamentare europeo.

La lettera si conclude con l’auspicio “di poter essere ascoltati con urgenza nelle prossime ore per illustrare meglio lo scenario politico della nostra Regione”. Ma Patriciello, secondo i rumors, a Roma già sarebbe andato fin da ieri. 

pietracupa mario foto okEgli, insomma, vuole ‘blindare’ Pietracupa alla Camera. Con la Tartaglione che potrebbe essere paracadutata in un seggio sicuro fuori regione, nel listino proporzionale. Ma davvero Berlusconi tornerà sulla sua decisione accontentando Patriciello, visti i trascorsi degli ultimi cinque anni dell’eurodeputato, durante i quali l’altro cognato, Vincenzo Cotugno, è stato l’alleato decisivo del governo regionale di centrosinistra con il movimento Rialzati Molise? Lo sapremo solo al fotofinish, mai come in questa tornata elettorale sempre più confusa e incerta.

 

 

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